Tra non molto, per molti utenti lo Spid diventerà a pagamento. Andiamo a vedere a chi è rivolto e soprattutto quanto dovranno pagare.
Lo Spid, ossia, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema che consente ai cittadini italiani di accedere in modo semplice e sicuro ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di enti privati convenzionati. Si tratta, in poche parole, di un’identità digitale che è composta da username e password personali e di un secondo livello di sicurezza, che può essere un codice OTP via app o SMS, per confermare l’accesso.

Grazie allo Spid puoi dimostrare la tua identità online, proprio come faresti con un documento di identità fisico allo sportello. Non tutti sanno che a breve diventerà a pagamento.
Per il momento si tratta solo di alcune categorie. Ne parla molto sulla sua pagina di Instagram anche Eleonora Viscardii (eleonora.viscardii) che prova a spiegare meglio quali persone lo dovranno pagare, ma soprattutto svela anche il costo.
Spid a pagamento? Tutto quello che dovresti sapere
Dal 28 luglio 2025 lo Spid diventerà a pagamento per molti utenti. Ne ha parlato anche Eleonora Viscardii sui social che ne spiega un po’ la situazione. “Lo Spid serve per accedere a bonus, servizi sanitari, università e tanto altro. Un ponte digitale tra i cittadini e lo stato che dopo 10 anni di gratuità avrà un pedaggio da pagare e lo pagheremo noi dalle nostre tasche“.

Inizia così per poi proseguire ancora che “i motivi di questo cambiamento sono puramente economici”. La Viscardii dà anche la motivazione “i circa 40 milioni di euro all’anno che, tra fondi pubblici che tenevano in piedi il sistema Spid, non sono stati rinnovati e alcuni gestori non ce la fanno più a coprire i costi”. “Da qui la scelta – continua ancora – di far pagare agli utenti circa 6 euro all’anno per il rinnovo”.
Il pagamento per lo Spid non riguarda tutti gli utenti, ma solo coloro che hanno attivato l’identità digitale tramite alcuni provider specifici. I gestori hanno introdotto un costo annuale per il mantenimento del servizio, suscitando dubbi e malumori tra molti cittadini.
Tuttavia, non tutti i gestori hanno seguito questa linea: provider come Poste Italiane e Namirial anche InfoCert o Aruba, ad esempio, continuano ad offrire lo Spid gratuitamente, almeno per il momento. È quindi possibile continuare a utilizzare lo Spid senza alcun costo, ma solo affidandosi a uno di questi gestori che mantengono il servizio gratuito.
È possibile disattivare lo SPID con il provider a pagamento e richiederne uno nuovo a un provider che offre ancora il servizio gratuitamente, In alternativa allo SPID, è possibile accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione anche tramite CIE (la nuova carta d’identità con chip) associata a un PIN e a un’App come CIE ID.
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Lo SPID resta uno strumento centrale per accedere a molti servizi pubblici, ma la recente introduzione di tariffe da parte di alcuni provider ha spinto molti utenti a cercare soluzioni alternative.