Con l’arrivo dell’estate, torna l’attenzione sulla protezione solare e sulla qualità dei prodotti che ogni anno finiscono sulle nostre pelle.
Recenti test hanno evidenziato che, sebbene molti solari offrano una copertura adeguata, non tutti rispettano pienamente quanto promesso sull’etichetta. In particolare, è stato segnalato un prodotto molto diffuso che non garantirebbe la protezione indicata, sollevando dubbi tra i consumatori.

La valutazione, condotta con metodi scientifici certificati, ha messo in luce la necessità di non dare mai per scontata l’efficacia di ciò che acquistiamo. I rischi legati a una protezione inadeguata riguardano non solo l’esposizione immediata, ma anche possibili effetti a lungo termine. L’episodio riaccende il dibattito sulla trasparenza, sulla qualità dei controlli e sull’importanza di scegliere con attenzione, basandosi anche su fonti indipendenti e abitudini corrette di utilizzo.
Il test che svela la falsa sicurezza
Altroconsumo ha selezionato spray e creme solari SPF 30 tra i più venduti sul mercato, sottoponendoli a un test rigoroso in laboratorio. Il metodo utilizzato, denominato Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy, combina misurazioni in vitro su lastre con quelle in vivo su volontari, garantendo risultati attendibili e calibrati secondo standard ISO.
Il responso è confortante per la maggior parte dei prodotti: quasi tutti raggiungono la protezione dichiarata, sia contro i raggi UVB, responsabili di scottature, sia contro gli UVA, legati all’invecchiamento della pelle. L’unico prodotto segnalato è appunto lo spray “Bilboa Coccobello Olio Spray SPF 30”, che mostra una copertura UVB inferiore alle aspettative.

Sebbene non sia completamente inefficace, la sua protezione è ben al di sotto del valore pubblicizzato, determinando così una illusione di protezione completa. Questo tipo di discrepanza, se non individuata, porta l’utente a restare esposto ai danni solari più gravi. Altroconsumo ha segnalato il prodotto alle autorità competenti, affinché valutino eventuali richiami dal mercato o sanzioni.
L’episodio evidenzia due aspetti fondamentali: la scelta del prodotto giusto e il corretto utilizzo. Il primo passo è affidarsi a test indipendenti come quelli di Altroconsumo o enti ufficiali, che garantiscono trasparenza e sicurezza.
Poi, è fondamentale controllare l’SPF adatto al proprio fototipo e al contesto d’uso — spiaggia, montagna o città — e verificare la scadenza o il simbolo PAO (anni dall’apertura). Per garantire l’efficacia, un solare va applicato in quantità generosa — circa 36 ml per un adulto medio — e rinnovato ogni due ore o dopo il bagno. Anche la scelta della formulazione conta: spray comodi, ma possono distribuire meno prodotto rispetto alle creme, rischiando sottoapplicazioni.
Infine, l’attenzione all’impatto ambientale va integrata nella scelta: preferire formule senza filtri nocivi per l’ecosistema marino e packaging riciclabile favorisce una tutela globale, della pelle e dell’ambiente. In definitiva, proteggersi dal sole non è solo una questione di marca, ma di conoscenza, consapevolezza e metodo.