Dalla pandemia di Covid in avanti, molti di noi hanno iniziato a lavorare in smartworking e non sono più tornati in ufficio. Ma siamo veramente sicuri che, dal punto di vista economico, convenga?
Mentre in altri paesi lo smartworking è una realtà consolidata da anni, in Italia ha iniziato a diffondersi solo durante la pandemia di Covid. Da allora molte aziende hanno finalmente aperto gli occhi su un concetto fondamentale: ciò che conta è portare il risultato, l’effettiva produttività di un lavoratore e non quante ore passa in ufficio.

Molti, infatti, dal 2020 non sono più tornati in ufficio in quanto è stata data loro la possibilità di lavorare da casa ogni giorno. Al di là delle preferenze soggettive di ciascuno di noi in merito, è opportuno fare chiarezza su una questione: ma dal punto di vista economico, è più vantaggioso lavorare da casa o andare in ufficio?
Tutti tendono a pensare che con lo smartworking si risparmi, ma siamo davvero certi che sia proprio così? Ogni opzione ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Nel prossimo paragrafo, calcolatrice alla mano, analizziamo quale delle due scelte pesa maggiormente sul nostro portafoglio.
Lavorare da casa conviene? Ecco la verità
C’è chi ama lavorare nella tranquillità di casa propria e chi, al contrario, preferisce recarsi in ufficio per stare in compagnia in mezzo ai colleghi. Ma al di là dei gusti personali, quale delle due opzioni è più conveniente dal punto di vista economico? Vediamo come stanno le cose.

Lo smartworking sicuramente conviene sotto molti aspetti. Non dovremo pranzare fuori e dunque, risparmieremo, in media 10 euro al giorno. A ciò bisogna aggiungere anche i 50-100 euro per l’abbonamento ai mezzi pubblici per arrivare in ufficio ogni giorno. Per chi va a lavorare in auto la spesa, tra benzina e parcheggi ed eventuali multe, si possono superare i 200 euro al mese.
Lavorare da casa, tuttavia, comporta altri costi come le bollette dell’energia elettrica che, tra computer e luci, possono aumentare anche di 300 euro all’anno rispetto a chi lavora in ufficio. A questa spesa bisogna aggiungere quella per il riscaldamento e per il condizionatore in estate: anche qui, lavorando ogni giorno in smart, la bolletta può aumentare fino a 476 euro all’anno.
Infine ultima spesa da considerare è quella relativa alla connessione Internet. Per lavorare da casa occorre una connessione bella veloce e che non s’interrompa. In media può costare non meno di 30 euro al mese. In conclusione lavorare da casa può essere sicuramente bellissimo e molto comodo ma non sempre fa risparmiare. Alla fine, se la nostra azienda ci dà questa opportunità, quello che davvero fa la differenza è dove noi ci sentiamo meglio e riusciamo a svolgere meglio i nostri compiti.